Storia del tatuaggio

Mondo circense e i tatuatori

I nuovi canoni estetici, esposti nel capitolo precedente, non influenzarono la classe dominante borghese. La “mania del tatuaggio”, come venne soprannominata, riuscì a condizionare solo le restanti classi sociali tra cui marinai, artigiani, militari e i membri dell’aristocrazia. I disegni che più spesso venivano impressi sulla pelle riguardavano il tema nautico o i marchi come le insegne militari e delle corporazioni di mestiere. Fu la nobiltà il ceto in cui esplose una vera e propria moda del tatuaggio, i quali a loro volta catalizzarono l’opinione pubblica sul nuovo fenomeno nascente: “[…] a corte sono impazziti (per i tatuaggi) […]. I Re allora hanno cominciato a tatuarsi come simbolo di potere: i primi sono stati gli aristocratici inglesi, poi gli olandesi, e a ruota tutti gli altri.”.

Tatuaggi negli Stati Uniti

Come naturale conseguenza la mania e la moda per il tatuaggio lasciò il vecchio mondo per approdare dall’altra parte dell’Atlantico, ed incominciò ad influenzare i ceti più abbienti d’America.

“Have you had your monogram inscribed on your arm? Is your shoulder blade embellished with your crest? Do you wear your coat-of-arms graven in India ink on the cuticle of your elbow? No? Then, gracious madame and gentle sir, you cannot be au courant with society’s very latest fad.” 

Epoca circense

Da una parte l’opinione pubblica fu completamente influenzata dalle prime esibizioni in Occidente di corpi tatuati Maori. D’altra parte questa nuova estetica del corpo causò fascino e repulsione. Se in Europa i corpi tatuati furono solo esposti nei circoli privati è negli Stati Uniti che i corpi iniziarono ad essere esposti come “freak” nei circhi itineranti. È con questo binomio, circo e tatuaggi, che l’America entra in contatto con questa nuova realtà. Sono due le figure che spiccano in questo periodo: gli impresari ed i tatuatori.

Phineas T. Barmunil

Gli impresari del circo permisero l’avvicinamento delle persone al tatuaggio. Il più famoso impresario fu Phineas T. Barmunil il quale organizzò il circo “P.T. Barnum Great Travelling Exposition” nel 1870 che affascinò ed attirò il pubblico da tutti gli Stati Uniti esponendo come attrazione principale “il greco Alexandrino” più tardi chiamato “il Principe Costantino”, il cui corpo era ricoperto da 338 tatuaggi perfettamente intrecciati tra di loro.

I primi tatuatori

L’altra è una figura nuova nel panorama del tatuaggio. Il tatuatore è l’artista che a tutti gli effetti si è specializzato nella pratica del tatuaggio in chiave moderna. Il primo tatuatore professionista ad esercitare negli Stati Uniti fu Martin Hildebrand. Nella gran parte dei casi i tatuatori mancavano di formazione artistica e si dedicavano quindi all’inscrizione di marchi grezzi e simili a stemmi su gran parte dei clienti della classe operaia che popolavano le aree urbane degradate.

Al tatuatore Samuel O’Reilly si deve il primo brevetto americano per una macchina elettromagnetica per tatuaggi (che chiamò “tattaugraph”). Questa innovazione tecnologica fu significativa perché aumentò la velocità d’esecuzione del tatuaggio, provocando meno dolore al cliente. È del 1904 invece il brevetto di Charlie Wagner per una macchina da tatuaggio notevolmente migliorata con due bobine elettromagnetiche disposte trasversalmente, la quale è utilizzata ancora oggi.

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